Circa dodici anni fa, allo stadio San Paolo, andava in scena il derby campano: Napoli - Salernitana. Una partita, quella, valevole per il terzo turno di Coppa Italia che, i granata, all'epoca, guidati da Fabio Brini, persero per 3-0. Erano altri tempi, era un altro calcio. Domani pomeriggio, paradossalmente, la storia si ripeterà: lo scenario, però, sarà diverso e la competizione pure. E speriamo che anche l'epilogo sarà differente. La squadra del cavalluccio marino avrà dalla sua parte il sostegno dei propri tifosi che, almeno per il momento, così dicono i dati, saranno all'incirca 16.000 mila. Dunque, un muro granata che, spingerà a suon di cori, di applausi, i calciatori di mister Colantuono. Non saranno novanta minuti facili, semplici. Il Napoli di Spalletti sta attraversando un periodo d'oro, straordinario, dal punto di vista dei risultati. E infatti la classifica parla chiaro: primo posto, ventotto punti, nove vittorie e ancora nessuna sconfitta. Al contrario, la Salernitana, non ha cominciato nel migliore dei modi la stagione. Anche se, in più di una partita, la sfortuna l'ha fatta da padrona. L'obiettivo salvezza è ancora alla portata, mancano parecchie giornate alla fine. E dunque, testa bassa, e cerchiamo di portare a casa il derby. Perché una vittoria contro i cugini napoletani sarebbe l'ideale per una molteplicità di fattori: per l'orgoglio territoriale, sempre sportivo, per l'umore dell'ambiente e per il morale della squadra. Fermare la capolista sarebbe perfetto e chiuderebbe una settimana di trionfi. Forza Salerno, forza Salernitana: uniti, convinti verso l'obiettivo (e oltre).
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